Nel Giornale di Brescia Renzo Rozzini di Fondazione Poliambulanza mette in evidenza tutte le differenze di genere che non depongono a favore del maschio in termini di patologie oggi conosciute. E non si parla solamente dell’aspettativa di vita, che è attualmente in Italia di 80.5 anni per gli uomini e di 84.8 anni per le donne, ma anche delle differenze nel metabolismo. Su questo fronte le donne hanno sostanzialmente livelli più alti di colesterolo Hdl (colesterolo buono); il diabete colpisce una percentuale leggermente più alta di uomini (11%) rispetto alle donne (10%). L’obesità addominale, propria del maschio, è molto più pericolosa perché aumenta notevolmente il rischio di infarto e di ictus, ma c’è da pensare anche al fumo, all’alcolismo e all’abuso di droghe. Va comunque tenuto presente che questi comportamenti a rischio si stanno diffondendo anche nella popolazione femminile, per cui c’è da aspettarsi nei prossimi anni il raggiungimento di una “certa uguaglianza” tra i due sessi in termini di malattie e quindi di aspettativa di vita.
Fate attenzione, molta attenzione, quindi, Voi donne, ai vizi alimentari e non solo.
Giuseppe Botta
Gruppo Sanità Informazione
Sena Civitas